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Cosa sono i disturbi da sintomi somatici?
14-03-2025

Il disturbo da sintomi somatici (SSD) e i disturbi correlati comprendono diverse manifestazioni cliniche caratterizzate dalla presenza di sintomi fisici rilevanti, che possono associarsi o meno a una condizione medica sottostante. Questi sintomi causano un disagio significativo, compromettono il funzionamento personale e interferiscono con la qualità di vita del paziente.

Abbiamo assistito in tempi recenti a una revisione della definizione e dei criteri diagnostici relativi a queste entità sintomatologiche, che hanno contribuito a ridurre la confusione e lo stigma associato alla diagnosi. In particolare, rispetto al passato, non è più necessaria l'esclusione di patologie fisiche concomitanti, aspetto che andava a rinforzare il dualismo mente-corpo, presupponendo che i sintomi lamentati dal paziente non fossero reali. A oggi, l'elemento chiave del disturbo è rappresentato dalla reazione, patologica e disfunzionale, ai sintomi fisici eventualmente presenti. Il focus è quindi portato sul disagio psichico e sull'impatto che i sintomi fisici possono avere sulla persona, offrendo maggiore dignità e possibilità di trattamento per coloro ne soffrono.

Comprendere i SSD è fondamentale per migliorare la diagnosi, il trattamento e la qualità di vita delle persone che convivono ogni giorno con queste problematiche.

Caratteristiche e sintomi principali

I SSD si manifestano attraverso una varietà di sintomi fisici che possono includere:

  • Dolore persistente in diverse aree del corpo.
  • Sintomi aspecifici come la fatica cronica che non si allevia col riposo.
  • Disturbi gastrointestinali come nausea o diarrea, problemi nella digestione.
  • Sintomi cardio-cardiopolmonari come l'aumento della pressione arteriosa, alterazioni del battito cardiaco, della respirazione.
  • Sintomi neurologici come vertigini o intorpidimento.
  • Sintomi genito-urinari, riguardanti ad esempio alterazioni del ciclo mestruale, problematiche urinarie.

Inoltre, è spesso presente la tendenza a controllare il proprio corpo ripetutamente, nonché un'alta sensibilità agli effetti collaterali dei farmaci.

Questi sintomi, in coloro che soffrono di SSD, si associano a eccessivi pensieri, preoccupazioni e a comportamenti disadattivi correlati con i sintomi somatici. Spesso portano a frequenti visite mediche, nel tentativo di ricevere rassicurazioni sui propri sintomi, ma le preoccupazioni di malattia generalmente non si alleviano nonostante i test e i trattamenti svolti. Oppure, al contrario possono portare a evitare di sottoporsi a visite o accertamenti medici, per evitare di esporsi al disagio associato. Ciò può causare frustrazione sia nei pazienti che nel personale medico.

La diagnosi di SSD può essere sottostimata soprattutto nell'anziano, per la tendenza erroneamente diffusa a considerare certi sintomi fisici, tra cui la fatica e i dolori fisici, come normali in età avanzata.

Cause e meccanismi sottostanti

Gli SSD sono strettamente legati all’interazione tra mente e corpo. Si ritiene che i principali meccanismi implicati includano:

  • Stress cronico e traumi: L’esposizione a eventi stressanti o traumatici è un fattore di rischio significativo. Lo stress attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), provocando una risposta fisiologica prolungata che può comportare la comparsa o il peggioramento di sintomi fisici pre-esistenti.
  • Disregolazione del sistema nervoso autonomo, responsabile delle risposte automatiche del corpo.
  • Aumentata sensibilità al dolore e amplificazione corporea, generalmente sostenuta da fattori cognitivi: può essere presente una scarsa capacità di cogliere il collegamento tra sofferenza psichica e somatica, con la tendenza a concentrarsi eccessivamente sulle proprie sensazioni fisiche, ad amplificarle, attribuendo significati patologici a sensazioni fisiche normali. Pensieri negativi ricorrenti e preoccupazioni ossessive per la salute possono amplificare i sintomi fisici percepiti.
Impatto sulla qualità della vita

Gli SSD hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana. Le persone che ne soffrono spesso affrontano:

  • Limitazioni nella vita quotidiana: legate ai sintomi percepiti e al disagio associato.
  • Difficoltà relazionali: I sintomi possono influire sulle interazioni sociali e sulla vita familiare, causando un aumento dello stress percepito.
  • Stigmatizzazione: La difficoltà di ricevere una diagnosi chiara, la percezione di essere visti come dei malati immaginari generano frustrazione e senso di incomprensione.

Inoltre, possono associarsi ad altri disturbi psichiatrici, come il disturbo di panico in oltre il 60% dei casi, sintomi d'ansia e depressione nel 30-60% dei casi.

Come gestire i disturbi da sintomi somatici: strategie terapeutiche integrate

Considerata la complessità e il significativo impatto degli SSD, un trattamento tempestivo e personalizzato è fondamentale per garantire un miglioramento concreto della qualità della vita. Il trattamento richiede un approccio integrato che affronti gli aspetti fisici, psicologici e sociali della condizione, con un approccio biopsicosociale. Le sfide quotidiane affrontate dai pazienti richiedono interventi mirati che tengano conto delle difficoltà di questa condizione. Le strategie principali includono:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): aiuta i pazienti a identificare e modificare i pensieri negativi e a sviluppare strategie per gestire i sintomi.
  • Tecniche di rilassamento: pratiche come il training autogeno, la meditazione e la mindfulness possono ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.
  • Psicoeducazione: informare i pazienti sulla natura del disturbo e sul vicendevole legame tra mente e corpo può migliorare la loro comprensione della condizione e favorire l’aderenza al trattamento.
  • Comunicazione medico-paziente: un dialogo aperto e rispettoso aiuta a costruire fiducia e a migliorare la gestione dei sintomi.

Il trattamento psicofarmacologico è indicato per la gestione dei sintomi associati, quali ansia o disturbi del sonno, oppure in caso di patologie psichiatriche concomitanti, come la depressione o i disturbi d'ansia, e per la gestione del dolore nelle forme con dolore predominante.

I disturbi da sintomi somatici rappresentano una sfida significativa sia per i pazienti che per i professionisti della salute. Tuttavia, un approccio integrato e una maggiore sensibilizzazione possono migliorare significativamente la diagnosi e il trattamento, consentendo ai pazienti di vivere una vita più soddisfacente e significativa. Con il supporto di un professionista esperto è possibile gestire i sintomi e migliorare il proprio benessere psicofisico.

Dott.ssa ALICE CORONAP.I. 03860930928
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