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Come i fattori psicosociali influenzano la salute mentale
24-04-2025

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): "La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o di infermità". In generale esistono tutta una serie di determinanti sociali nella salute mentale, definibili come tutte quelle circostanze e condizioni in cui le persone vivono e lavorano, che hanno un’influenza significativa sullo stato di salute mentale delle persone. I disturbi mentali sono influenzati da una vasta gamma di fattori psicosociali che possono determinarne l'insorgenza, il decorso e l'esito dei trattamenti. Questi possono essere macrosociali, se riguardano gli aspetti più generali di una cultura e dell'ambiente sociale, o microsociali, se sono pertinenti a piccoli gruppi, come la famiglia. Fattori come le condizioni economiche, abitative, le relazioni interpersonali e lo stigma sociale svolgono un ruolo cruciale. Tutti gli interventi terapeutici dovrebbero essere sempre considerati all’interno di una cornice generale costituita dal contesto sociale in cui la persona vive e dai fattori che ne influenzano la vita quotidiana. Approfondire il loro impatto e identificare strategie per mitigare questi rischi è fondamentale per migliorare la salute mentale delle persone e della popolazione.

Status socio economico

Per status socio-economico si intende un indice composito che tiene conto di istruzione, benessere economico, occupazione e caratteristiche dell’ambiente di vita prossimale, come la famiglia, il vicinato. Studi dimostrano che avere un basso stato socio-economico equivale ad avere maggiori rischi per la salute mentale e una minore aspettativa di vita. Spesso, la mancanza di risorse finanziarie riduce l'accesso alle cure mediche e psicologiche, portando a un aggravamento dei sintomi. 

L’occupazione è considerato un importante fattore protettivo per la salute mentale. La disoccupazione invece comporterebbe un peggior funzionamento sociale, della qualità di vita, bassa autostima e sintomi psichici più gravi.

Condizioni abitative

La condizione abitativa è un altro fattore importante. Condizioni di vita inadeguate, come il sovraffollamento, la precarietà o l'assenza di una casa stabile, contribuiscono a un aumentato rischio di disturbi mentali negli adulti. L'instabilità abitativa aumenta lo stress cronico e il rischio di isolamento sociale, che possono esercitare un rischio cumulativo sulla salute mentale. È ormai dimostrato che fornire alloggi permanenti nella comunità per le persone con malattie mentali gravi riduce il ricorso ai servizi.

Urbanicità

L'essere cresciuti in contesti urbani è associato a un rischio maggiore di disturbi mentali rispetto al vivere in un ambiente rurale, con un effetto tanto maggiore tanto più alto è il livello di "urbanicità". Il rischio rimane elevato anche in coloro che non sono nati in città, ma vi hanno risieduto in età evolutiva. Fattori come il rumore, il sovraffollamento e la mancanza di spazi verdi possono contribuire allo stress psicologico e disagio emotivo. L’ipotesi è che l’ambiente urbano costituisca una significativa fonte di stress psicosociale, per via dell'alta densità di popolazione, l'aumentata competitività, la frammentazione e il ridotto supporto sociale. Tali fattori possono generare un aumentato di stress psicologico e disagio emotivo, sostenuti da un’esagerata attivazione dei sistemi di allarme e dello stress.

Relazioni sociali

La mancanza di una rete di supporto sociale solida aumenta la vulnerabilità ai disturbi mentali. Relazioni disfunzionali o conflittuali, sia in ambito familiare che lavorativo, possono aggravare il quadro o rendere più complesso il percorso di cura. Un aspetto importante del supporto sociale è quanto questo venga percepito dal soggetto. Infatti, il sostegno sociale percepito e la soddisfazione rispetto a esso ha un effetto protettivo sulla salute mentale, in particolare per le persone in età avanzata. Il supporto sociale agirebbe come “effetto tampone” in situazioni di crisi e di stress. La sua presenza non sarebbe fondamentale per la salute mentale di una persona in condizioni ordinarie o comunque di basso livello di stress, quanto piuttosto in situazioni fortemente stressanti, nelle quali si attiverebbe il suo ruolo specifico.

Stigma e isolamento

Lo stigma verso la malattia mentale rappresenta un importante ostacolo al benessere personale e sociale, alle cure e alla ricerca di aiuto da parte delle persone che soffrono di problemi psichici o dei loro familiari. La discriminazione può essere diretta, esplicandosi ad esempio in una minore propensione ad assumere o affittare case a persone affette da disturbi mentali. Oppure può essere strutturale, con minori garanzie a livello sociale, sanitario, istituzionale, legale, assicurativo. Vivere in un contesto fortemente stigmatizzante può portare all'internalizzazione dei pregiudizi sociali, peggiorando l'autostima e il senso di auto-efficacia, contribuendo all'isolamento sociale e al peggioramento della salute mentale.

Uso di alcol e sostanze

L'abuso di alcol e droghe è strettamente correlato ai disturbi mentali, con un rischio maggiore per i più giovani, gli adolescenti. Le sostanze d'abuso vengono spesso utilizzate come meccanismi di coping per affrontare lo stress o il disagio psichico, ma possono aggravare i sintomi psichiatrici e compromettere il funzionamento sociale.

Eventi traumatici e abusi nell'infanzia

Esperienze di abuso, psicologico o fisico, ma anche lutti o esperienze di trascuratezza durante l'infanzia sono i più potenti fattori di rischio aspecifici per la salute mentale in età evolutiva e nella vita adulta. Tale aumentato rischio sarebbe legato all'attivazione dei sistemi di gestione dello stress e alla loro disregolazione. Anche eventi stressanti a basso impatto nella vita quotidiana possono essere rilevanti in soggetti vulnerabili, nell’ottica del modello vulnerabilità-stress. 

Interventi e prevenzione

I fattori di rischio psicosociali giocano un ruolo determinante nella salute mentale. Comprendere e affrontare queste determinanti sul piano sociale, comportamentale e ambientale è cruciale per migliorare il benessere mentale della popolazione.

Ridurre le disuguaglianze economiche, migliorare le condizioni abitative e familiari può avere un impatto positivo sulla salute mentale. La promozione di reti di supporto sociale, come gruppi di auto-aiuto o programmi di mentoring, aiuta a ridurre l'isolamento e a migliorare il benessere psicologico. Campagne di sensibilizzazione e di informazione riducono i pregiudizi nei confronti delle persone con disturbi mentali, favorendo l'inclusione e l'accesso ai servizi. 

Dott.ssa ALICE CORONAOMeCa 10462P.I. 03860930928
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